A Parigi con Colette, una passeggiata nel passato

La sera del 6 ottobre 1889 il Moulin Rouge per come lo conosciamo oggi apre le sue porte e molto farà parlare di sé.

“A Parigi con Colette” è esattamente quello che implicitamente promette dal titolo: una passeggiata nella capitale francese con quella che fu una delle protagoniste di quegli anni: Colette, conosciuta all’anagrafe come Sidonie-Gabrielle Colette, scrittrice e attrice teatrale francese al centro dei cambiamenti della Ville Lumière nella prima metà del ‘900.

Sidonie-Gabrielle Colette

Nata in Borgogna, fin dal suo arrivo a Parigi fece parlare di sé: il suo primo marito, Henry Gauthier – Villars, rampollo della famiglia Villars e vettore della cultura bohémienne parigina, sarà il tramite che permetterà alla giovane Colette di arrivare a farsi notare – non senza scandali – in tutta la città. Al centro di relazioni saffiche che fecero parecchio scandalo, Colette cominciò a pubblicare le sue opere –  che poi andranno a costituire la serie Claudine  ed ebbero un immediato successo.

Della sua vita il libro percorre ogni tappa quasi come un quadro impressionista, con tratteggi delicati ma che nell’insieme compongono una visuale unica sui personaggi che popolarono le vie parigine dell’epoca. Per me, una nostalgica, è stata una lettura davvero piacevole e dalla quale, una volta addentratami, è stato impossibile sottrarmi se non dopo aver voltato l’ultima pagina.

Ho fatto la conoscenza di molte donne dell’epoca di cui non avevo mai sentito parlare, tra le quali Mistinguett o Madame Arman; ho anche incontrato nuovamente nomi come Gertrude Stein o il giovanissimo Truman Capote che intervistò una Colette ormai anziana. Ho sinceramente apprezzato il modo di raccontare di Angelo Molica Franco, cicerone discreto in questo vagabondare tra gli anni culturalmente più felici della capitale a braccetto con Sidonie.

“Ma siamo in piena Belle Èpoque, gli scandali del demimonde quando condannati da una certa stampa si gonfiano talmente da diventare subito di moda e Parigi, nel Novecento, è stata il luogo in cui prendevano forma le mode”.

Non è una biografia, non è un romanzo: è un modo diverso e a mio parare riuscito di raccontare una donna unica, la prima a ricevere i funerali di Stato in Francia. Il volume, edito da Giulio Perrone con la nuova veste grafica curata da Maurizio Ceccato, è arricchito anche da delle miniature a matita che sono una delicata anteprima di ogni nuovo capitolo: un invito a perdersi tra i boulevard e le rue.

PS. Il 20 gennaio è stato presentato al Sundance Film Festival il nuovo film basato sulla vita di Colette con il volto di Keira Knightley: non vedo l’ora.

Sabrina Turturro: Sabrina Turturro | Bookish person. Photography and movie enthusiast. Art, travel and tv shows addicted. A dreamer. Instagram, Snapchat, Facebook: nebuladaphne nebuladaphne@gmail.com

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