Il piccolo Caronte

Il piccolo Caronte

Quando si parla della Commedia di Dante, di solito quasi tutti rispondono “Inferno” alla domanda qual è la tua parte preferita: io non faccio eccezione. Ho sempre avuto un debole per le faccende tormentate, velate di malinconia ed ambientazioni un po’ cupe; perciò non appena ho visto “Il piccolo Caronte” edito da Tunué, sceneggiato da Sergio Algozzino e disegnato da Deborah Allo, ed ho letto proprio il nome del celeberrimo traghettatore infernale, ho deciso che dovevo leggerla.

Caronte è sicuramente uno dei personaggi più noti di sempre, compare in molte opere e nei più disparati modi. Non conoscendone la trama, dal titolo ero convinta che si trattasse dell’infanzia dello stesso ma poi ho scoperto che era anche meglio: il volume infatti ha come protagonista Mono, il figlio un po’ ribelle del famoso traghettatore.

La storia prende il via da un episodio che ha rotto il delicato equilibrio dell’Oltretomba, magistralmente illustrato dalla Allo: Caronte è scomparso. Nessuno sa dove sia finito, e ciò che è importante è il dover ristabilire l’ordine trovando qualcuno degno che lo sostituisca nel suo fondamentale compito.

È qui che entra in scena Mono, chiamato a sostituire il suo famoso padre. La reazione del piccolo ovviamente non è delle migliori, anzi si opporrà a questa decisione con tutte le sue forze: lui non è pronto per queste responsabilità, è troppo piccolo!

Tuttavia scoprirà ben presto di non avere scelta e così comincerà il suo viaggio di formazione. Sì, perché il solo fatto di essere l’unico figlio del traghettatore di anime non basta per svolgere questo delicato ruolo, che esige una specifica formazione. Accompagnato da un fedele e piccolo Cerbero, una guida gentile che lo condurrà attraverso numerose prove e dopo aver fatto la conoscenza di altri importanti personaggi dell’Oltretomba, Mono affronterà le sue insicurezze acquisendo pian piano la consapevolezza che gli mancava.

Il piccolo Caronte

La storia si divide quindi in tre parti fondamentali: Inferno, dove Mono comincerà ad affacciarsi ed a comprendere i fili che muovono gli esseri umani; Vita, dove avrà la possibilità di toccare con mano ciò che ha  sempre osservato da lontano; Morte, la parte che più mi ha colpita ed è riuscita ad emozionarmi particolarmente.

il piccolo Caronte

Infine, nella sezione conclusiva dal titolo Caronte, ho trovato una cosa geniale e mai vista prima: un QR code che magicamente trasforma l’epilogo in un video con tanto di colonna sonora che accompagna la lettura delle ultime, toccanti pagine con un finale inaspettato.

 

 

 

 

 

 

 

“Il piccolo Caronte” rientra tra quelle narrazioni che mi tengono incollata alle pagine, sia per la sceneggiatura in sé, sia per i disegni che ho trovato davvero fantastici, dai colori alla ricostruzioni delle varie ambientazioni. Seguire Mono nella sua crescita è stata un’avventura emozionante che mi sento assolutamente di consigliare: per me è stato uno dei graphic novel più belli letti negli ultimi tempi.
Il piccolo Caronte

Autori: Sergio Algozzino, Deborah Allo

Casa Editrice: Tunué, collana Prospero’s Books Extra

Formato: 19,5×27; 144 pp a colori; cartonato

Prezzo: 16,90(omaggio c.e) Link diretto all’acquisto qui

il piccolo Caronte

Sabrina Turturro
sabrina.turturro@gmail.com

Sabrina Turturro | Bookish person. Photography and movie enthusiast. Art, travel and tv shows addicted. A dreamer. Instagram, Snapchat, Facebook: nebuladaphne nebuladaphne@gmail.com

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