05 Set Consigli dal catalogo Fazi Editore per approfittare al meglio del 25%
Ecco, ci risiamo. Quando una casa editrice con un catalogo vasto ed importante come quello di Fazi Editore annuncia il 25%, cominciamo a sfogliare pagine e pagine online alla ricerca di qualcosa che valga la pena acquistare. Ho deciso ancora una volta(sì, l’avevo già fatto di mia anche per Adelphi qualche tempo fa) di consigliarvi spassionatamente qualche titolo; click sull’immagine per andare alla scheda prodotto su IBS.
“La corsa di Billy” di Patricia Nell Warren è un romanzo uscito per Fazi all’inizio dello scorso anno e che, nonostante il tempo trascorso, continua a rimanermi nel cuore. È una narrazione semplice, la scrittura della Warren più che scorrevole e non impegnativa, ma i suoi personaggi sono vivi ed alla fine risulta impossibile non empatizzare con loro. Il New York Times lo definì la più famosa storia d’amore gay, ma in realtà è molto più di questo.La storia d’amore nasce tra Harlan Brown, allenatore atletico tutto d’un pezzo e Billy Sive, il più promettente dei tre atleti giunti al Prescott Collage. Nell’atletica, all’epoca, l’essere omosessuali era inaccettabile. Una storia di coraggio che merita una chance. Qui trovate la mia recensione.
“La felicità domestica” di Tolstoj è uno dei suoi pochi romanzi brevi. È un testo ancora acerbo, di certo la maturità di questo autore è altrove, ma ho deciso d’inserirlo ugualmente perché potrebbe essere un buon modo per approcciarsi alla sua scrittura per chi non ha ancora avuto modo di farlo. I tratti che successivamente svilupperà nelle opere più corpose sono tutte ravvisabili in queste 150 pagine. Qui la mia recensione.
“Augustus” di John Williams ha popolato la home di Instagram per un bel po’, qualche mese fa. Scritto dall’autore che si è imposto al grande pubblico con “Stoner” – che sì, vi consiglio a mani basse, assolutamente – con Augustus si è affacciato nel genere del romanzo storico riuscendo nell’impresa a mio parere egregiamente. Anche se non siete avvezzi a questo genere, come me, Augustus sono certa riuscirà ugualmente a farvi innamorare. Qui la mia recensione.
«Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale» è il verso della Genesi che ha ispirato il titolo di questo romanzo di Gore Vidal, “La statua di sale” appunto: di sale sicuramente rimasero i suoi editori e la critica letteraria del tempo quando se lo ritrovarono tra le mani. Vidal era già uno scrittore affermato per aver raccontato la guerra nel suo primo romanzo: un così repentino cambio di rotta non rese la sua vita da scrittore facile. La statua di sale fu quindi una scelta coraggiosa: per la prima volta veniva affrontato il tema dell’omosessualità senza fronzoli, in modo diretto e sopratutto con protagonista un ragazzo appartenente ad una “normale” famiglia medio-borghese del Sud che come colpa, per la società, ha solo l’essersi innamorato del suo migliore amico. È stato il mio primo approccio con questo autore – Fazi Editore ha pubblicato anche altri suoi titoli – e devo dire che ne sono rimasta soddisfatta. Se vi piacciono le narrazioni dure, che vanno dritto al sodo, potete dargli una possibilità.
“Volo di paglia” è l’esordio di Laura Fusconi ed una novità nel catalogo Fazi Editore. Era da un po’ che non mi trovavo davanti ad una esordiente italiana e come al solito ho un po’ di timore. Già dalle prime pagine mi è stato chiaro che quello della Fusconi sarebbe stato un esordio convincente. A spiccare nel romanzo sono i luoghi, le case, ognuna con un nome proprio: la Vecchia, la Valle, la casa del falco, la Bella, abitate dalle ombre degli avvenimenti che li hanno visti protagonisti: è proprio su di loro che l’autrice pone l’accento, cosicché non risulta difficile immaginare gli anni d’oro e decadenti. La trama infatti si sviluppa su due fronti temporali, il primo nel 1942, la guerra presenza invisibile che influenza ogni aspetto della vita dei cittadini di questi piccoli borghi dell’Italia padana ed il secondo invece nel 1998. A raccontare i fatti sono i bambini, del passato e del presente, che attraverso i loro occhi osservano le malefatte dei ras fascisti e delle conseguenze che le loro azioni a distanza di un cinquantennio. In un paesaggio in cui perdersi, pian piano il puzzle si compone e non sempre è meglio ricordare.
Il fantasy più chiacchierato degli ultimi tempi, “Il Sognatore” della famosa scrittrice di genere Laini Taylor ha conquistato un po’ tutti. Di certo, ha conquistato me. La Taylor ha creato una storia ricca, con uno spessore narrativo che in libri del genere ultimamente non è sempre scontato trovare e sopratutto con dei personaggi con i quali è difficile non empatizzare. Fino all’ultima pagina i colpi di scena non mancano ed il finale mi ha lasciata davvero con il fiato sospeso. Un fantasy, insomma, degno di questo nome finalmente. Qui la mia recensione.
Se deciderete di acquistare uno di questi titoli, fatemi sapere pure le vostre impressioni.
Buona scelta e buona lettura!
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